Disturbi dell'ATM (Articolazione Temporo-Mandibolare)
Le patologie articolari e neuromuscolari sono da secoli al centro dell’attenzione della medicina; non ci deve quindi sorprendere se negli ultimi 50 anni vi sia stato un crescente interesse di specialisti in odontoiatria, ortopedia, fisiatria, neurologia e medicina riabilitativa per le patologie dell’apparato cranio-mandibolare.
Da alcuni decenni si sono, infatti, moltiplicati gli articoli scientifici relativi alla ricerca clinica e di base su cefalee , dolori cervicali, patologie cranio-mandibolari e, in particolare, sulle interazioni biomeccaniche e il funzionamento dei meccanismi riflessi neuro-muscolari della parte superiore del corpo umano.
Attualmente le relazioni tra l’orecchio medio e l’articolazione temporo-mandibolare hanno assunto un grande rilievo in seguito alle possibili implicazioni articolari nella comparsa di diversi sintomi uditivi come otalgia, ipoacusia, e vertigine .
Sebbene si discuta ancora se le relazioni oto-articolari siano causa di comparsa di dette sintomatologie , la loro presenza sembra innegabile, anche perché anatomicamente l’articolazione temporo-mandibolare è in stretta correlazione con l’orecchio medio.
Possiamo , quindi parlare della disfunzione e del dolore nei disturbi temporo-mandibolari.
Un problema di occlusione dentaria (o malocclusione) condiziona, con le sue ripercussioni muscolari, la postura del soggetto, influenzando le catene muscolari discendenti su tutto il rachide.
Nello stesso modo, tutti i disequilibri biomeccanici delle volte plantari (piede piatto, varo o valgo, ecc) e delle ipomobiità cervico-dorsali e lombo-sacrali si ripercuotono sulla sfera craniale e stomatognatica attraverso il gioco di tensioni fasciali e di catene muscolari ascendenti.
Da qui, lo studio e lo sviluppo di tecniche, sia in Osteopatia che in Chiropratica , per la risoluzione di questi disturbi.